In tema di lipofilling, attualmente gli sforzi dei ricercatori si stanno orientando verso la messa a punto di sistemi di prelievo e processazione del grasso capaci di ridurre il danno meccanico alle cellule adipose adulte e mesenchimali, ottenendo concentrati ricchi di cellule vitali e di fattori di crescita, utili a migliorare il grado di attecchimento del grasso innestato.
Il sistema Body Jet messo a punto dalla Human Med consente di attuare un prelievo dolce del grasso mediante un getto di acqua regolabile, capace di determinare la idrolipolisi della zona trattata, in assenza di danno cellulare. Il getto dolce di acqua disgrega i lobuli adiposi consentendone al contempo l’aspirazione, non interferendo in alcun modo con l’integrità di vasi sanguigni, nervi e tessuti circostanti.
La procedura consiste di 3 fasi. Nella prima fase si esegue l’irrigazione del zona donatrice mediante soluzione analgesica arricchita di adrenalina, mediante una tipologia di infiltrazione controllata dalla strumentazione che dovrebbe ridurre di ben il 70% il volume di soluzione necessario, riducendo al contempo l’esposizione dei tessuti alla soluzione.
La seconda fase consiste di una simultanea irrigazione e aspirazione della zona di prelievo. Irrigazione con getto dolce di acqua e contemporanea aspirazione del prodotto della lipolisi attraverso differenti fori ubicati sulla stessa cannula. Questa metodica consente di aspirare piccole gocce di tessuto adiposo integro, prodotte dal getto di acqua, in assenza di tessuto adiposo frammentato o liquefatto, tipico risultato delle metodiche tradizionali che affidano alla forza d’urto della cannula la capacità di disgregare il tessuto adiposo.
Nella terza fase possiamo osservare nel contenitore il risultato del nostro prelievo, ovvero grasso omogeneo con aspetto cremoso in assenza di sangue ed altri residui, che già macroscopicamente manifesta la notevole qualità del concentrato da inoculare nella zona ricevente.
I vantaggi di questa metodica sono svariati. Non necessita di anestesia generale, produce un sanguinamento minimo, se non impercettibile, della zona di prelievo. L’irrigazione controllata consente di ridurre al minimo il volume di soluzione analgesica necessario e il tempo di esposizione dei tessuti, determinando scarsa tumescenza dei tessuti e risparmio effettivo dei tempi di infiltrazione. Inoltre l’esame approfondito del concentrato cellulare ottenuto evidenzierebbe una concentrazione di cellule staminali pari a 10 milioni per 100 ml di tessuto prelevato, con una vitalità cellulare pari o superiore al 95% delle cellule presenti. Infine l’impiego del Body Jet per il prelievo del tessuto adiposo ridurrebbe del 50% il numero di interventi necessari a conseguire il risultato finale, con assoluta garanzia di sterilità offerta dal circuito chiuso.
Michele Riccio