Il lipofilling o lipostruttura è una “metodica naturale e sicura”, preziosa in chirurgia plastica, che trova una efficace applicazione sia in ambito ricostruttivo che in chirurgia estetica.
In chirurgia estetica il lipofilling è impiegato per correggere gli inestetismi corporei, donando altresì un profilo più definito al viso, il seno, i glutei, le mani ed i polpacci; in chirurgia plastica ricostruttiva si è dimostrato molto utile nella correzione di difetti post-traumatici e/o post-chirurgici.
Mediante questa metodica è possibile estrarre il tessuto adiposo, detto grasso, aspirandolo da zone che ne sono ricche come le cosce o l’addome, per poi trasferirlo in altre regioni corporee, dopo averlo processato mediante centrifugazione o decantazione, realizzando quindi un “autotrapianto”. L’innesto di tessuto adiposo processato rappresenta la prima metodica di chirurgia rigenerativa di cui si è dimostrata l’efficacia, e che consente di assemblare la “triade rigenerativa”, ove nel tessuto adiposo sono certamente presenti cellule mesenchimali adulte e fattori di cresita che dopo l’ioculazione trovano nella zona ricevente lo scaffold biologico, ovvero il tessuto in grado di accettare l’innesto.
I notevoli vantaggi di questa tecnica sono:
- il grasso trasferito attecchisce in larga parte e permane tutta la vita nel sito ricevente
- Il trasferimento del tessuto adiposo attiva una serie di meccanismi biologici inerenti la rigenerazione tessutale, che produce una vera e propria ristrutturazione del tessuto adiposo nella zona ricevente
- non esiste la possibilità di sviluppare allergie, trattandosi di autotrapianto
- dona un risultato estetico pregevole ed estremamente naturale
- è una procedura economica
- evita l’impiego di biomateriali sintetici come le protesi mammarie