Spesso l’aspetto delle mani rivela, molto più del viso o di altre parti del corpo, la vera età di una persona.
La pelle del dorso delle mani, molto mobile e delicata, con l’invecchiamento si assottiglia e si pigmenta irrregolarmente con chiazze scure dovute alla cheratosi attinica o seborroica, e lo scheletro osseo sottostante diviene sempre più visibile con tutte le sue sporgenze. Le tecniche di ringiovanimento che sono state sviluppate mirano proprio alla correzione di questi difetti.
Poichè i difetti conseguenti all’invecchiamento delle mani sono molteplici e di natura diversa, le tecniche da impiegare sono svariate, ed ognuna di esse presenta indicazioni e limiti precisi. Il trattamento delle discromie cutanee (macchie scure sulla pelle) può essere eseguito utilizzando uno schiarente chimico, come l’idrochinone o il diidrochinone, oppure con vari tipi di laser o peeling chimici.
Il lipofilling, invece, si è dimostrato molto efficace nel correggere “l’aspetto scheletrico” delle mani, in quanto capace di donare anche alle mani un aspetto curato e non “smagrito”, mediante un incremento uniforme del volume del tessuto sottocutaneo del dorso. Al contempo il lipofilling esplica un’azione biorivitalizzante sulla cute, soprattutto quando utilizzato in associazione con la laser-terapia, consentendo di recuperare la lucentezza ed il trofismo della cute del dorso, e quindi determinando un sostanziale ringiovanimento delle mani.
Anestesia
locale
Durata dell’intervento
1 ora
Degenza
1 giorno / day surgery
Ritorno alla vita sociale
immediato
(7 gg per attività manuali)
L’intervento
Per la correzione dell’aspetto “smagrito e scheletrico” della mano e dell’eccessivo assottigliamento dello spessore cutaneo, si fa ricorso al lipofilling (o alla lipostruttura, che ne rappresenta l’evoluzione tecnica). L’intervento consiste nel prelevare un modesto quantitativo di grasso dai fianchi o dall’addome, come in una piccola liposuzione, e nella inoculazione sul dorso delle mani del materiale prelevato, dopo processazione mediante centrifugazione o decantazione. E’ ovviamente richiesta l’anestesia locale e, sebbene il risultato sia visibile da subito, è presente un lieve riassorbimento del 25% circa nei 30 giorni successivi all’intervento. Per tale motivo si tende a ipercorreggere volumetricamente il dorso delle mani dei pazienti in modo da ottenere un risultato permanente.